Il conte Pio Campodarsego, per fuggire la monotonia di una vita coniugale a Rosà dominata dalla madre, accetta di andare a Roma dove lo attende un seggio da deputato. Per partire col consenso della famiglia, promette che la sua voce in Parlamento non si sentirà che per difendere gli interessi familiari, perché, come tutte le strade portano a Roma, i discorsi alla Camera devono condurre ai propri interessi. Ma a Roma, la capitale, in cui storia, lusso, cultura, politica, divertimenti si intrecciano in un turbinio sfavillante, ben presto l’Onorevole Campodarsego viene preso dal vortice delle distrazioni e si concede qualche svago, qualche scappatella. Finchè la famiglia, stanca del vergognoso e colpevole silenzio di Pio, decide di affrontare la situazione incaricando Ambrogio Campodarsego, il conte padre, di far visita al figlio a Roma per ricordargli la promessa fatta a Rosà circa i “famosi interessi della famiglia”.